mercoledì 19 febbraio 2020

CARAVAGGIO

Decidiamo di dedicare la mattinata alla cultura e ritorniamo a Valletta per vedere le opere del Caravaggio nella Concattedrale di San Giovanni Battista.


 

La Concattedrale è un luogo fondamentale nella storia dei Cavalieri di Malta, la cui origine risale all’ordine religioso cavalleresco cristiano denominato i Cavalieri dell’Ordine dell’Ospedale di S. Giovanni di Gerusalemme, sorto nel XVI secolo, nella città Santa per antonomasia.
Inizialmente si trattava di frati benedettini che davano assistenza ed ospitalità ai bisognosi, ma ben presto, durante le Crociate, imbracciarono anch’essi le armi a difesa del loro Hospitale. L’ordine di San Giovanni di Gerusalemme divenne, quindi, ufficialmente l’organo di difesa dei pellegrini diretti in Terra Santa. Man mano che le Crociate si conclusero in favore di Arabi e Turchi, l’ordine fu costretto a stabilirsi prima a Cipro, poi a Rodi e, infine, a Malta (nel 1530), assumendo così il nome con cui oggi è conosciuto: ordine dei Cavalieri di Malta).



All’interno della Chiesa, riccamente decorata nel corso dei secoli grazie agli sforzi dei diversi Gran Maestri dell’ordine e di numerosi importanti personaggi storici che hanno finanziato la costruzione di diverse cappelle interne, sono oggi conservati due capolavori del Caravaggio: la Decollazione di S. Giovanni Battista e il S. Girolamo scrivente. 


Caravaggio sbarcò nell’isola di Malta nel 1607 per sfuggire ad una condanna a morte per aver ucciso un rivale durante una partita alla palla-corda. La fuga a Malta fu un tentativo di trovare protezione presso l’ordine dei cavalieri di S. Giovanni. Il suo soggiorno maltese tuttavia durò solo due anni (periodo durante il quale produsse diverse opere, tra cui i capolavori che è possibile qui visitare, gli unici rimasti sull’isola); ancora una volta, infatti, la sua indole aggressiva lo portò prima alla prigionia, poi alla fuga. 



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